6 set 2009

Notturno a São Vicente

A sud di Sines (questa è Sines),
la costa è rettilinea che più rettilinea non si puo' per una sessantina di miglia. Dopo queste sessanta miglia c'è lo spigolo SW del Portogallo, con 'sto Cabo Sao Vicente (e una decina di miglia dopo Cabo Sagres) la cui reputazione è al pari di Cabo Finisterre o Cabo da Roca, un po' un
animalaccio.
Il primo porto dopo il capo è Lagos, circa venti miglia a est. Oddio ci sarebbero un paio di ancoraggi ma con mare lungo da nord l'onda comunque gira attorno e la barca all'ancora si mette a rollare di venti gradi, sai che bel riposino. Porto-porto ottanta miglia insomma.
Dal punto di vista meteo sono in regime sinottico da nord (come del resto da un sacco di settimane), il che significa 10-15 nodi di vento da nord quasi costanti, ai quali se ne aggiungono un'altra decina durante il pomeriggio per effetti termici.
Poi i capi ci aggiungono il loro zampino.
Insomma fai e rifai i conti, per quanto presto possa partire di mattina il passaggio del capo sarebbe sempre più o meno nel pomeriggio. Hmmmm, no no no no.

Non è che ci sia tanto da pensare la soluzione è ovvia, partire fra le 2200 e mezzanotte e passare São Vicente all'alba.
Che bello la mia prima notte in solitario, si ho fatto un paio di notti estive con il bisso davanti alla costa ma quelle non contano.
Gulp. Bello un tubo. Notte in solitario con alla fine la ciliegina del Capo; ah ah ah.

Il pomeriggio cerco di dormire un po' ma figuriamoci.
Mi è venuto in mente il metodo Nicola di farsi il giro a piedi di tutte le banchine, faccio il giro a piedi di tutte le banchine.
I suoi amici dicono anche che rimugina suoni e parole incomprensibili allora ho rimuginato suoni e parole incomprensibili anch'io.
Chi è Nicola ? Il suo sito è questo
http://www.duchessaextra.it/
Ministi, gente che ha una rotella in meno in testa e un attributo in più fra le gambe, per le ministe non saprei come dire.
Oh devo dire che il metodo Nicola un po' funziona, il tempo passa, ci si avvicina un po' alla volta alle dieci di sera.
Ultimo bollettino: "N 5 a 6. Onda lunga da W 3-3.5m". Oh che novità, sembra che i bollettini li facciano con il ciclostile, ce ne fosse uno con una sola lettera diversa.
Vento da nord e onda lunga da ovest butta male per la comodità, significa la barca che rolla all'impazzata.
Preparo tutto quanto, accendo il motore per uscire. Dalla barca portoghese a fianco esce tutta la famiglia per fare ciao ciao, ieri sera mi hanno invitato a cena (puro baccalà) e siamo stati proprio bene.
Il padre è molto incoraggiante: "Roberto allora vai?".
Eh, vado. Esco, qualche girotondo nel porto per togliere parabordi e cimame vario, poi vado verso fuori. Oltre a essere un bel porticciolo da diporto, Sines è uno dei grossi porti commerciali portoghesi, metto il naso fuori e bummm navona che entra.
Rosso su rosso, ok. Un accidente, di colpo spegne il rosso e accende tutte le
altre luci di bordo. Ah, si è ancorata.

Poi qualche ora tutta in discesa, qualche incrocio ma con navi lontane.
Rollio, tanto rollio.
Ficco un asciugamano in mezzo alle pentole almeno fanno meno rumore.
Metto l'allarme sul radar e sto un po' con gli occhi chiusi e la sveglietta accanto.
Bipbidibipbipbip. Falsa eco.
Bipbidibipbipbip. Falsa eco.
Bipbidibipbipbip. Falsa eco.
Bipbidibipbipbip. Vera eco.
Pescatore che arriva dal solito angolo impossibile, con una rotta spiraliforme.
Conversazione surreale alla radio:"Barca da pesca qui barca a vela, dovreste vedere il mio verde per circa 90°, sono circa a mezzo miglio"
"Barca a vela da barca da pesca, si a 90° vedo il vostro rosso"
Attorno non c'è nessun altro, uso la radio su 1W, di chi cavolo è il rosso.
"Che rotta fate?"
"Non ti preoccupare vado via"
E gira e si allontana davvero.
A mezzo cammino c'è il faro di Capo Sardão che porta a 25miglia, praticamente lo si vede subito e accompagna per 50 miglia, quasi tutta la costa. Faccio due conti sulla strada da fare, rallento un po' per essere sicuro di passare il capo con la luce. Pensa te rallentare un camion.

Perché poi passare il capo con la luce, non sarebbe meglio non vedere nulla di quel che c'è attorno? Alcune delle notti toste passate sulla barca di papà, la mattina quando la luce mostrava il mare che c'era si pensava cavolo era meglio di notte almeno non si vedevano le onde.
La barca continua tranquilla come un tamburo di lavatrice, onda lunga del
cavolo, si comincia a vedere il faro di Sao Vicente, comincia a schiarire un
po'.

Il momento della verità. 15 nodi di vento, il capo comincia a farsi sentire: 16, 18, 20, 22, 24 sembra la tabellina del due. 25 è dispari, per fortuna pero' si ferma li'.

Il tempo di passare attorno ai due capi ed è giorno.

Il vento cala quasi del tutto, arriva dal traverso, che andatura è il traverso ?











Giochicchio un po' col timone a vento, poi cala tutto e metto il motore. Il Capo mi ha fatto passare senza danni.
Lagos è solo a qualche miglia, giusto il tempo di fare un po' di toilette personale.
Mi asciugo con le pentole e faccio il té con l'asciugamano, è andata bene cosi'.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao Rob,
sempre un piacere seguirti e leggerti.
Quest'anno niente barca per me, ma consulti con agronomo per reimpianto di una parte della piccola vigna: sembra si voglia mettere Cabernet Franc + Tannat + altro vitigno che non ricordo (ma il nome è francese).
Per la prima produzione sarai avvertito e in qualche modo dovremo fare....
PaoloN

Branca branca branca ! ha detto...

grazie Paolo,

mai detto di no a un bicchier di vino, se poi è il tuo...

r