17 apr 2009

Armani al lavoro

Ho cambiato la banda di tessuto di protezione UV del genoa, maremma che lavoro!
La vecchia era in un tessuto di dacron leggerino (150-200g/m2) con una pellicola superficiale di prodotto resistente agli UV (quindi ben diversa dalle protezioni in Sunbrella colorato o simili, ben più pesanti tipo 300-350g/m2), ha fatto il suo onorevole lavoro ma alla fine dell'anno scorsa è caduta a brandelli. Fra l'altro m'ha fatto prendere un colpo perché si è rotta in più punti sulla balumina allo stesso tempo, pensavo fosse la vela stessa a cadere a brandelli.
Insomma ho preso un tessuto di protezione analogo a quello che c'era prima.
Poi bisogna tagliarlo a strisce per fare i pannelli che saranno cuciti uno di seguito all'altro (necessario, specie se base e balumina sono curva). I vecchi pannelli erano di 50cm, quindi ho fatto lo stesso per la balumina, mentre per la base ho calcolato che bastassero 35cm, e 35cm furono. Il rotolo di tessuto è da 170 quindi mi ci sono volute 8-9 strisce per la balumina e 4 per la base. Insomma, ogni pannello lungo 170 e largo 50 o 35 cm.

Ho provato a tagliarlo con il tagliacime elettrico ma ci si mette una vita, quindi hop fuori le forbici, poi una passatina veloce con il saldatore sul bordo per non farlo sfilacciare.
Per info ho usato filo poliestere Dabond V69 (trattato UV) con aghi numero 110 o 120 (ce ne sono voluti tre), punto zigzag 5/6mm.

Primo gran lavoro, togliere i resti della vecchia banda. Era cotta quindi è venuta via abbastanza facilmente, pero' in diversi punti c'è stato da intervenire con lo scucitore per tagliare via il vecchio filo (buon filo, teneva ancora molto bene).
Poi ho cominciato a mettere il nastro biadesivo sul bordo esterno della balumina (assolutamente impensabile -salvo forse per i velai?- fare un lavoro del genere senza nastro biadesivo, soprattutto su una vela usata (quindi già tutta cucita) e con una macchina da cucire con un braccio normale: ci vuole quello proprio da velai, è sottilissimo e trasparente tipo velo di cipolla (una volta avevo provato con quello dei ferramenta ma è troppo spesso e lascia troppa gomma sull'ago).
Si mettono i segmenti di bande uno dietro l'altro con una certa sovrapposizione dei bordi corti (occhio perché se la balumina è incurvata nella parte interna la sovrapposizione tende a scomparire)

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e poi via a cucire. Direi il lavoro totale è una unità di tempo di cucitura contro dieci unità di tempo per preparare tutto (mettere nastro, attaccare la banda, e soprattutto piegare la vela per farla passare sotto il braccio della macchina da cucire).

Dopo aver fatto la prima cucitura lungo la balumina, bisogna fare le cuciture trasversali, dove i segmenti di bande di protezione si sovrappongono: un trucchetto utilissimo per tenere il tessuto arrotolato (e farlo passare sotto il braccio della macchina) è di usare dei segmenti di tubo in pvc tagliati in un lato, anche sovrapposti gli uni agli altri quando c'è bisogno di maggior forza, come qui

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Dopo aver cucito i lati trasversali, si passa ai lati lunghi all'interno della vela: se si arrotola la balumina bene è forse la cosa più facile e rapida. Infine una cucitura in diagonale in ogni pannello di banda protettiva, per fissarlo alla vela. Occhio a tenere tutto ben disteso in modo uniforme (tessuto della vela e tessuto della banda protettiva) altrimenti poi quando la vela sarà in tensione si rischia che la banda faccia delle sacche oppure trattenga il tessuto della vela.

Dove ci sono i rinforzi (agli angoli) bisogna cucire un po' in marcia avanti, un po' in marcia indietro, girare la vela, eccetera perché da quant'è duro puo' essere impossibile piegare il tessuto per farlo passare sotto il braccio della macchina.

Armani al lavoro

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Se si dovesse trarre un solo insegnamento, in assoluto: i velai sono pagati troppo poco.

A latere:

1. Ogni metro quadro di area di lavoro conta: avere la massima superficie possibile, non solo per accartocciare la vela da un lato o dall'altro, ma anche perché mentre si cuce la macchina spinge il tessuto e quindi tutta la vela progressivamente da un lato all'altro della stanza; se non c'è posto il tessuto si accatasta e la macchina non ce la fa a spingerlo più di tanto

2. Un pavimento in mattonelle, o in parquet: dove ho lavorato c'era per terra la moquette e trascinare la vela o spingerla era una gran fatica, oltre a far lavorare male la macchina

3.Nastro biadesivo indispensabile

4. Rotella da tappezziere/moquettiere, è una rotella che serve per premere il tessuto sopra alla banda adesiva: il rivestimento della banda aderisce poco al nastro biadesivo, ma se ci si passa sopra con la rotella premendo bene sta molto ben attaccato.

5. Una gran scorta di bobinette di quelle che si mettono sotto alla macchina da cucire: è meglio caricarne sette o otto prima di cominciare ed averle pronte li', cosi' non si deve risfilare ago e tutto per caricarle di volta in volta. Devo averne usate una decina in totale.

Issata la vela, arrotolato, srotolato, confesso che mi è venuto un gran sorriso.

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