Pascal e Antonio filmano di sorpresa la caverna del troglodita
30 set 2009
29 set 2009
Bolina
25 set 2009
24 set 2009
22 set 2009
Percorso fatto
Mi sorprende ancora come quattro persone che si conoscevano appena siano potute andare cosi' d'accordo e trovarsi cosi' bene assieme; fa venire in mente cosa succede ogni tanto con i forum internet, solo che per ora non abbiamo litigato.
Qualche giretto li' attorno, un tentativo andato male di passare il Capo Finisterre di bolina sottocosta. Sto facendo un tentativo di esamino più tecnico del perché, penso si possa spiegare come conflitto fra navigazione per "migliore VMG" e navigazione per "migliore feeling", pero' vorrei vederlo nei numeri.
Poi da solo Coruña - Camariñas e Camariñas - Portosin.
A Portosin arrivata Daphné con le bambine. Metto la cartina senza tracciati perché sarebbe un groviglio indescrivibile. Siamo passati in tutti i nomi scritti sulla carta in riva al mare più parecchi altri, più una ventina di ancoraggi fra pranzi e notti.
Siamo arrivati a Baiona (l'ultima cittadina a sud, dove era riapprodata la Pinta portando l'annuncio della scoperta del Nuovo Mondo), Daphné e Tea hanno preso l'aereo da Santiago di Compostella, io e Bora abbiamo continuato un po', entrando in Portogallo con tanto di ammaina- e alzabandiera di cortesia.
Poi ho riportato la borina a casa e ho continuato da solo.
Non sto a segnare i porti comunque mi sono fermato in tutti i porti portoghesi, fino a Lisbona pochi ancoraggi perché è praticamente impossibile, la costa è rettilinea e i porti sono essenzialmente foci di fiumi. Giusto un paio di volte dietro a una diga per aspettare che il vento calasse prima di lanciarmi in manovre d'ormeggio troppo avventurose.
Poi Lisbona-Sines, e Sines-Lagos (il primo porto dietro lo spigolo).
Dovrei dire "Lagos-on-sea", tutti inglesi, *tutti*, mai visto un posto con una presenza straniera (pacifica) cosi' predominante.
A parte la trimurti Lagos-Vilamoura-Portimão (tre marina dove sembra di essere ormeggiati in mezzo a un centro commerciale), finalmente di nuovo tanti ancoraggi in tutte le lagune che ci sono, Alvor, Olhão, Faro, ecc.
Si entra con a marea salente tanto per star sicuri (se si tocca basta aspettare e ci si disincaglia), solo che c'è molto poco fondo e tocca andare avanti piano piano, cercandosi il cammino.
Si arriva nella zona della piscina, si fa qualche girotondo per vedere un po' la natura del fondo e si ancora, posto veramente bello, anche se non si è proprio soli.
Poi di nuovo la frontiera, il rio Guadiana (un po' di foto e video nei messaggi precedenti), altro momento emozionante.
Tornati in Spagna si ricomincia con la storia della siesta, fra le due e le cinque di pomeriggio tutto si ferma. Arrivato fino alla baia di Cadice, poi tornato su di qualche miglio accanto a Sanlucar de Barrameda per lasciare il Branca in secco.
21 set 2009
A casa
Ho messo due ore prima di riuscire a lasciarlo per andare all'aeroporto, e mentre camminavo non mi sono potuto girare indietro, nodo in gola troppo grosso. Quattro mesi sopra.
Tornato a casa, ora comincia tutta l'organizzazione per la (meno temporanea) partenza dell'anno prossimo. All'ingrosso verso aprile tornero' li' per rimetterlo in acqua, poi lo porto a Siviglia che è sessanta miglia a monte del fiume, Daphne e le bambine dovrebbero arrivare a fine aprile inizio maggio, qualche giorno li' per riambientarle alla vita nel duplex galleggiante di tre metri quadri, poi si va.
Nei giorni prossimi qualche considerazione sul giro di questa estate.
15 set 2009
Scherzi del radar
Per esempio, un radar che mostra delle eco cosi'
nel senso la gran parte sono stabili e ben definite, su un orizzonte di scannerizzazione di solo qualche miglia, ci si chiede se si è entrati in un campo minato
Usciti fuori e guardando attorno, magari si trova questo
le immagini rendono male l'idea, ce n'erano dappertutto, una per ogni eco radar, basta pensare a una foresta di boe di pescatori, dappertutto.
Il problema è che spesso lo stesso tipo di eco viene generato dalla barchette dei pescatori, quindi filtrarle (cioè ridurre il guadagno) non migliora nulla dal pdv sicurezza.
14 set 2009
Passi nella storia
Palos (de la frontera), nessun commento;
Sanlucar de Barrameda, da dove Magellano e Juan Sebastian Elcano sono partiti (dopo la benedizione a Siviglia) e dove i 18 superstiti sono tornati dopo tre (?) anni;
Rota, dove ci sono lapidi su quanti marinai di Rota fossero partiti con Colombo;
Capo Trafalgar, dove forse si è deciso se in Europa nei due trecento anni successivi si dovesse parlare francese o inglese, Nelson che dice "L'Inghilterra si attende che ogni uomo faccia il proprio dovere", poi mette il segnale con le bandiere "Ingaggiatevi con il nemico più da vicino".
Da brividi.
9 set 2009
Le bateau ivre
Comme je descendais des Fleuves impassibles,
8 set 2009
Rio Guadiana
Sulla foce ci sono due paesini, Vila Real dal lato Portogallo e di fronte Ayamonte, in Spagna.
Risalendo il fiume si deve passare sotto un ponte che ha una quota di 20m, il Branca arriva a 18m punta del vhf quindi passa, fra l'altro si comincia a risalire a bassa marea cosi' si ha un paio di nodi di corrente favorevole. Vento proprio di fronte, quindi tutto a motore.
All'inizio il paesaggio è un po' cosi'
Non c'è una carta nautica del fiume, ho chiesto a un pilota e ha detto "basta stare nel mezzo". Ogni tanto pero' il canale non è evidente, la parte centrale è ben insabbiata lo scandaglio va 7 - 6 - 5.5 -*2.5*... vrooom marcia indietro e allora bisogna andare a cercare di raschiare una riva, dove si trovano diversi metri in più.
Dopo una ventina di miglia si arriva dove ci sono altri due villaggi prospicienti, Alcoutim e Sanlucar. Il fiume è pieno di barche all'ancora, alcune sono qui da chissà quanti anni. Le bandiere quasi tutte diverse: Austria, Svizzera, Germania, USA, UK, Olanda, Francia, Danimarca, Norvegia... bella Babele.
Trovo miracolosamente posto nel pontile, meglio cosi' chi aveva voglia di ritirar fuori il gommone. PS visto che ho rinfrescato il tessuto arancione fluo delle coperture laterali del pozzetto ? il vecchio era diventato tutto rosino, e con il pirulicchio multicolore attaccato al paterazzo faceva proprio barca da gay pride
Questo è Sanlucar, il paesino di fronte, spagnolo.
Per fortuna c'è un po' di venticello perché ci sono 33-35°C tutti i giorni.
Faccio un po' di conti, il Guadalquivir, il prossimo fiume, è circa a sessanta miglia da Vila Real, con il porto di Mazagon a metà strada, quindi diciamo due giorni per arrivare alla foce. Dalla foce del Guadalquivir, per risalirlo e arrivare con una marea sola fino a Siviglia ci vuole una marea, quindi è fattibile con una bassa marea la mattina --> si va al 15-16-17 settembre o giù di li', non prima. Bello perché cosi' posso restare un po' fermo nel Guadiana.
E tirar fuori i vecchi sogni demoniaci, progetti folli, tipo cambiare di barca:
metterci un grammofono e fare su e giù per il fiume sentendo Madama Butterfly. O un po' di house music.
Agrandir le plan
6 set 2009
Notturno a São Vicente
animalaccio.
Insomma fai e rifai i conti, per quanto presto possa partire di mattina il passaggio del capo sarebbe sempre più o meno nel pomeriggio. Hmmmm, no no no no.
Non è che ci sia tanto da pensare la soluzione è ovvia, partire fra le 2200 e mezzanotte e passare São Vicente all'alba.
Gulp. Bello un tubo. Notte in solitario con alla fine la ciliegina del Capo; ah ah ah.
Il pomeriggio cerco di dormire un po' ma figuriamoci.
Mi è venuto in mente il metodo Nicola di farsi il giro a piedi di tutte le banchine, faccio il giro a piedi di tutte le banchine.
I suoi amici dicono anche che rimugina suoni e parole incomprensibili allora ho rimuginato suoni e parole incomprensibili anch'io.
Chi è Nicola ? Il suo sito è questo
http://www.duchessaextra.it/
Ministi, gente che ha una rotella in meno in testa e un attributo in più fra le gambe, per le ministe non saprei come dire.
Oh devo dire che il metodo Nicola un po' funziona, il tempo passa, ci si avvicina un po' alla volta alle dieci di sera.
Ultimo bollettino: "N 5 a 6. Onda lunga da W 3-3.5m". Oh che novità, sembra che i bollettini li facciano con il ciclostile, ce ne fosse uno con una sola lettera diversa.
Preparo tutto quanto, accendo il motore per uscire. Dalla barca portoghese a fianco esce tutta la famiglia per fare ciao ciao, ieri sera mi hanno invitato a cena (puro baccalà) e siamo stati proprio bene.
Eh, vado. Esco, qualche girotondo nel porto per togliere parabordi e cimame vario, poi vado verso fuori. Oltre a essere un bel porticciolo da diporto, Sines è uno dei grossi porti commerciali portoghesi, metto il naso fuori e bummm navona che entra.
Rosso su rosso, ok. Un accidente, di colpo spegne il rosso e accende tutte le
altre luci di bordo. Ah, si è ancorata.
Poi qualche ora tutta in discesa, qualche incrocio ma con navi lontane.
Rollio, tanto rollio.
Metto l'allarme sul radar e sto un po' con gli occhi chiusi e la sveglietta accanto.
Bipbidibipbipbip. Falsa eco.
Bipbidibipbipbip. Falsa eco.
Bipbidibipbipbip. Falsa eco.
Bipbidibipbipbip. Vera eco.
Pescatore che arriva dal solito angolo impossibile, con una rotta spiraliforme.
Conversazione surreale alla radio:"Barca da pesca qui barca a vela, dovreste vedere il mio verde per circa 90°, sono circa a mezzo miglio"
"Barca a vela da barca da pesca, si a 90° vedo il vostro rosso"
Attorno non c'è nessun altro, uso la radio su 1W, di chi cavolo è il rosso.
"Che rotta fate?"
"Non ti preoccupare vado via"
E gira e si allontana davvero.
A mezzo cammino c'è il faro di Capo Sardão che porta a 25miglia, praticamente lo si vede subito e accompagna per 50 miglia, quasi tutta la costa. Faccio due conti sulla strada da fare, rallento un po' per essere sicuro di passare il capo con la luce. Pensa te rallentare un camion.
Perché poi passare il capo con la luce, non sarebbe meglio non vedere nulla di quel che c'è attorno? Alcune delle notti toste passate sulla barca di papà, la mattina quando la luce mostrava il mare che c'era si pensava cavolo era meglio di notte almeno non si vedevano le onde.
La barca continua tranquilla come un tamburo di lavatrice, onda lunga del
cavolo, si comincia a vedere il faro di Sao Vicente, comincia a schiarire un
po'.
Il momento della verità. 15 nodi di vento, il capo comincia a farsi sentire: 16, 18, 20, 22, 24 sembra la tabellina del due. 25 è dispari, per fortuna pero' si ferma li'.
Il tempo di passare attorno ai due capi ed è giorno.
Il vento cala quasi del tutto, arriva dal traverso, che andatura è il traverso ?
Giochicchio un po' col timone a vento, poi cala tutto e metto il motore. Il Capo mi ha fatto passare senza danni.
Lagos è solo a qualche miglia, giusto il tempo di fare un po' di toilette personale.
Mi asciugo con le pentole e faccio il té con l'asciugamano, è andata bene cosi'.
5 set 2009
VID - Cabo Santa Maria
PS Il videino notturno del messaggio sotto è stato fatto dall'ancoraggio, guardando verso il largo.
3 set 2009
VID - Quiz
(comprare una nuova telecamerina, lo so lo so)
2 set 2009
Un giro fatto
Macché tanto poi mi prende il ballo di San Vito e scappo dopo neanche un giorno.
Da Lisbona a qui qualche bel momento, ogni tanto un po' d'adrenalina, sempre moglie e figlie che mancano.
A+