Mi sorprende ancora come quattro persone che si conoscevano appena siano potute andare cosi' d'accordo e trovarsi cosi' bene assieme; fa venire in mente cosa succede ogni tanto con i forum internet, solo che per ora non abbiamo litigato.
Qualche giretto li' attorno, un tentativo andato male di passare il Capo Finisterre di bolina sottocosta. Sto facendo un tentativo di esamino più tecnico del perché, penso si possa spiegare come conflitto fra navigazione per "migliore VMG" e navigazione per "migliore feeling", pero' vorrei vederlo nei numeri.
Poi da solo Coruña - Camariñas e Camariñas - Portosin.
A Portosin arrivata Daphné con le bambine. Metto la cartina senza tracciati perché sarebbe un groviglio indescrivibile. Siamo passati in tutti i nomi scritti sulla carta in riva al mare più parecchi altri, più una ventina di ancoraggi fra pranzi e notti.
Siamo arrivati a Baiona (l'ultima cittadina a sud, dove era riapprodata la Pinta portando l'annuncio della scoperta del Nuovo Mondo), Daphné e Tea hanno preso l'aereo da Santiago di Compostella, io e Bora abbiamo continuato un po', entrando in Portogallo con tanto di ammaina- e alzabandiera di cortesia.
Poi ho riportato la borina a casa e ho continuato da solo.
Non sto a segnare i porti comunque mi sono fermato in tutti i porti portoghesi, fino a Lisbona pochi ancoraggi perché è praticamente impossibile, la costa è rettilinea e i porti sono essenzialmente foci di fiumi. Giusto un paio di volte dietro a una diga per aspettare che il vento calasse prima di lanciarmi in manovre d'ormeggio troppo avventurose.
Poi Lisbona-Sines, e Sines-Lagos (il primo porto dietro lo spigolo).
Dovrei dire "Lagos-on-sea", tutti inglesi, *tutti*, mai visto un posto con una presenza straniera (pacifica) cosi' predominante.
A parte la trimurti Lagos-Vilamoura-Portimão (tre marina dove sembra di essere ormeggiati in mezzo a un centro commerciale), finalmente di nuovo tanti ancoraggi in tutte le lagune che ci sono, Alvor, Olhão, Faro, ecc.
Si entra con a marea salente tanto per star sicuri (se si tocca basta aspettare e ci si disincaglia), solo che c'è molto poco fondo e tocca andare avanti piano piano, cercandosi il cammino.
Si arriva nella zona della piscina, si fa qualche girotondo per vedere un po' la natura del fondo e si ancora, posto veramente bello, anche se non si è proprio soli.
Poi di nuovo la frontiera, il rio Guadiana (un po' di foto e video nei messaggi precedenti), altro momento emozionante.
Tornati in Spagna si ricomincia con la storia della siesta, fra le due e le cinque di pomeriggio tutto si ferma. Arrivato fino alla baia di Cadice, poi tornato su di qualche miglio accanto a Sanlucar de Barrameda per lasciare il Branca in secco.
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