30 lug 2016

AIS trasmittente classe B, attenzione...

Riprendo e completo questo messaggio del 10 luglio: dopo circa un mese di osservazione di funzionamento del "transponder" e del sistema AIS in generale posso dire che:
1. In condizioni di traffico "normale", con un numero relativamente ridotto di bersagli AIS classe A, non vi sono problemi specifici, il sistema funziona bene: dalla barca si vedono tutti i bersagli classe A (il traffico commerciale, navi e pescherecci), il nostro segnale (il diporto è classe B) o quello di altre barche viene visto in tempo praticamente reale. Tutto ok.

2. Quando c'è molto traffico Classe A (molte navi, molti pescherecci, eccetera), tale traffico causa dei "ritardi" nella trasmissione dei classe B.
L'AIS infatti come funziona: i trasmittenti classe A emettono con una cadenza molto più grande e hanno la precedenza sui classe B, i classe B restano "in ascolto" dei classe A e ogni 30 secondi cercano di inviare il loro messaggio (che contiene la nostra posizione e vettore velocità), se pero' "sentono" che c'è un classe A allora non trasmettono.
Di qui la constatazione che in zone con tanto traffico classe A, i classe B possano essere ritardati nella loro trasmissione.
Che significa: significa che per esempio se le altre unità "guardano" il loro schermo AIS per sapere la nostra posizione/velocità, possono avere un dato che risale a 30s, 1min, 2 min fa.
Esempio immagine di un Classe B che non è riuscito a inviare la sua posizione per 4 minuti, in quel momento il sistema indicava 35 bersagli essenzialmente classi A.
Da notare che 4 minuti a 6 nodi supponendo rotta costante rappresentano all'ingrosso mezzo miglio: le altre unità "vedono" sull'AIS una posizione mezzo miglio indietro rispetto a quella reale.





In sostanza, quando c'è molto traffico, bisogna tenere presente che se inviamo un segnale AIS, le altre unità possano essere tratte in forte inganno dai possibili ritardi.







Il Branca è seguito passo passo da una barca che gli sta tutta appiccicata. :)




In realtà chiaramente non è cosi': l' "altra" barca leggermente a poppa è la traccia del segnale AIS inviato da Brancaleone stesso.
In sostanza la barchina rossa "tondeggiante" è la rappresentazione del segnale gps, quindi in tempo reale, è per cosi' dire la "posizione vera" della barca.

Il triangolo rosso o verde giusto dietro è la rappresentazione del segnale AIS inviato dalla stessa barca: è un segnale non continuo, che viene inviato ogni tot secondi (dipenda da traffico eccetera), in questo caso il segnale AIS ha solo qualche secondo di ritardo... 



...pero', qui ce ne ha un po' di più...



...qui ancora di più...


...qui appare come un segnale totalmente inadeguato per affidarci qualsiasi considerazione sull'anticollisione, l'AIS mi mostra con il triangolino verde, mentre in realtà sono la barchina rossa sotto con posizione e rotta tutta diversa. Mi sembra la distanza fra i due fosse dell'ordine di 0.2-0.3 miglia.



In sostanza, per chi si fida ciecamente dell'AIS per la gestione delle collisioni, attenzione attenzione... almeno con i classe B non è assolutamente detto che quello che si vede allo schermo corrisponda a quello che c'è sull'acqua.


25 lug 2016

Tall Ship Race, Lisbona 2, partono


L'Amerigo Vespucci lascia Lisbona, direzione Cadice, dove a occhio dovrei essere anch'io fra un due tre settimane.


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24 lug 2016

La magia del terzo giorno

Quando si va in giro in barca, specie se e' per le due tre settimane di vacanza estiva, in genere si ha voglia di navigare quindi si inanellano tappe con soste diverse ogni giorno.
Quando si ha un po' piu' di tempo a disposizione e ci si puo' permettere di restare un po' piu' a lungo nei vari posti, opera la magia del terzo giorno.
Meno nei luoghi affollatissimi di barche e diportisti, ma a colpo sicuro nei posti dove la frequentazione e' meno elevata, o addirittura nulla in alcuni posti dove per esempio eravamo assolutamente soli.
Che succede, il primo giorno le persone del luogo vedono arrivare questi nuovi tipi, sanno che dopo un giorno vanno via quindi le reazioni sono in media abbastanza freddine, buongiorno buonasera buonanotte e finisce li'. In posti molto poveri come per esempio in Africa, appena si arriva ti "saltano" tutti addosso per cercare di carpire - approfittare al massimo di questo turista occidentale ai loro occhi ricchissimo, chi chiede la ricarica del portatile, chi offre questo, chi offre quello, eccetera, insomma tutto e' filtrato dall'ottica monetaria, siamo dei veicoli per commerciare, fornire denaro in cambio di "servizi" di vario tipo.
Se si resta un secondo giorno, arriva qualche ritardatario per cercare anche lui un po' di business, gli altri ti riconoscono e piu' o meno ti ignorano.
Il terzo giorno cambia tutto: gia' si desta piu' curiosita', chi sono questi tipi strani che restano qui tutto questo tempo, e se poi c'e' stato il filtro monetario esso scompare, nei primi due giorni quello che potevano scambiare/offrire/chiedere e' stato esaurito quindi la relazione diventa molto piu' genuina. 
Qui a Lisbona significa che quando vado a prendere un caffe' o mangiare qualcosa mi riconoscono subito, e scherza qui, battuta la', ti stringono la mano, ti dicono "guardi oggi provi questo piatto se non lo conosce"  (invariabilmente *non* la cosa piu' cara che abbiano, anzi). Quando eravamo in Africa, ancora piu' toccante: persone poverissime che ti invitano alla grigliata di pesce del paese e se porti qualcosa si offendono, mi ricordo una panetteria (oddio panetteria... Una capanna con un braciere) addirittura quando vedeva passare le bambine offriva loro due caramelle, eccetera. 
Ricordo ancora in Gambia da dove siamo partiti per la prima transat, nonostante la difficolta' per tutto (non c e' acqua, non c'e' quasi niente da mangiare, per fare qualsiasi cosa ci si mette due giorni, eccetera), quando siamo partiti con le persone che salutavano dal molo commerciale, cavolo una stretta in gola, vero mal d' Africa.

Magia, il terzo giorno comincia la magia


22 lug 2016

Tall ship race, Lisbona

Passeggio casuale nel lungofiume di Lisboa, verso la zona industriale (mia moglie dice sempre "ma cosa vai a vedere nei porti commerciali"), a un certo punto sorpresa, si vedono un sacco di alberi (di barca).
Avvicinandosi, oltre alla quantita di persone, aumentano i manifesti: Tall ship race, passa una tappa della parata che le navi scuola fanno tutte assieme in un certo numero di porti. Questi giorni sono a Lisboa, poi a meta agosto saranno a Cadiz, magari li rivedo.
I portoghesi hanno mandato anche una replica di una loro caravella


La bandiera piu grande per il Venezuela





Seguito a ruota dal Messico



Cammina cammina, c e anche la nostra ammiraglia







Tedeschi e inglesi...




Note di costume
Passo vicino alla nave venezuelana, si sentono le ragazze dell equipaggio dire: "andiamo da los italianos".
Dopo un po, le cadette venezuelane salgono sull Amerigo Vespucci, non vi dico come si sono gonfiati i bicipiti dei nostri marinai :)

Dopo eh arrivato l ambasciatore italiano in Portogallo, sale a bordo e parte una sgringolata di fischi e fischietti di ogni tipo, presentat arm e compagnia, l altoparlante che annuncia la sua presenza a bordo.
Comunque, con le uniformi si vede il made in Italy, una eleganza senza paragone con quelle degli altri Paesi ahaahah.

Hanno anche messo degli enormi dischi sulle cime di ormeggio contro i topi, chissa..



19 lug 2016

Lambretta antica

Pa', manifesto del 1951, trovato in un postaccio in Portogallo; "detentore del record di velocità e distanza nei 125cc", saranno arrivati in Svezia pure loro ?


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18 lug 2016

L'onda di Nazare

Ieri mattina a Figueira le cose si presentavano cosi'

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visto che qui la nebbia puo' persistere per giorni (ed è il caso, in genere non appena si indebolisce la "nortada" viene subito fuori la nebbia), sono comunque partito per Nazaré, a un 30-35 miglia a sud. Occhiali antinebbia e radar in azione.
Nazaré è conosciuta ai surfisti come uno dei posti con le onde più alte, ne hanno misurate fino a 30m dice l'ufficialissimo Istituto Idrografico Portoghese. E' un posto dove si combinano vari fattori che fanno ingolosire gli oceanografi, oltre che i surfisti.

Le onde sono alte nella zona subito a nord del capo, mentre un miglio a nord o un miglio a sud è già tutto normale, il porto ha un accesso praticamente ogni tempo.

Cosa succede?
1. Dal largo arriva l'onda lunga, una depressione in Atlantico nord c'è sempre, magari anche lontanissima sull'Islanda ma "spara" giù l'onda lunga tutt'attorno fino a migliaia di miglia. Diciamo in media qui arriva fra W e NW
2. La struttura più importante è il Canyon di Nazaré: 
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è un canyon sottomarino che rompe lo zoccolo continentale e arriva praticamente sottocosta con profondità di svariate centinaia di metri, appena a sud del capo. Il canyon consente all'onda di arrivare fin sottocosta senza modifiche sostanziali, mentre sui bordi del canyon la rifrazione devia il fronte d'onda verso N e verso S. Nel momento in cui l'onda "sente" la risalita verticale del fondo si innalza e irripidisce (cosiddetto shoaling).
3. Fuori dal canyon, nella parte a nord del capo le onde si orientano parallele alle batimetriche; il fondo marino risale verso la spiaggia, anche qui shoaling, la modificazione nella struttura dell'onda che si irripidisce (più corta e più alta), raggiunto un certo limite l'onda frange.
4. La corrente lungocosta scende parallela alla costa, viene deviata dal capo, all'incontrare il treno d'onda in opposizione contribuisce anch'essa a irripidirla.
Immagine dell'Idrografico Portoghese che riassume un po' tutto:
 photo nazareonda_zpstzynfidx.jpg

E filmino:

Questo per avere un'idea di cosa si tratti. 






Ieri c'era poca onda lunga quindi nulla di tutto cio', e poi con la nebbia non si sarebbe visto niente... pero', pero', al radar non sfugge niente:
foto dello schermo mentre ero a 2-3 miglia dal capo, scendendo parallelo alla costa, nel circolo rosso una zona di eco disperse, che apparivano e scomparivano, giusto a nord del capo.
Nel dubbio, ho girato largo tutt'attorno :-)

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15 lug 2016

14 juillet, Nice




 photo berne_zpsyf0o88ln.jpg

14 lug 2016

Altri schermi AIS

Un altro paio di immagini di schermate AIS, questo un altro aereo SAR che mi punta



Questo l'ingresso di un porto molto trafficato, bisogna togliere tutte le indicazioni CPA perché altrimenti è cosi' e non si capisce niente

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13 lug 2016

Nortada

La "nortada" è il vento da nord tipico della stagione estiva in Portogallo, chiamato anche "aliseo portoghese".
Vento essenzialmente determinato da una dorsale dell'anticiclone delle Azzorre che si estende verso l'Europa del nord, con una componente termica data dal riscaldamento della penisola iberica durante il giorno, con la formazione di una bassa pressione che incrementa l'effetto della dorsale.
In sostanza, normalmente ci sarebbe vento da N-NE-NW a scelta, se il cielo è sereno con il passare delle ore durante il giorno l'effetto termico fa aumentare la velocità del vento.

Per farla breve, si parte la mattina con 10 nodi di vento, quando si arriva al porto successivo nel pomeriggio ce ne sono 20 di più.
Ieri a Viana: partito in bonaccia da Baiona, poi aumento di circa 5 nodi ogni ora: 10-15-20-25 arrivato a Viana con 25 nodi in media (media meteorologica, su 10 minuti, il numeretto oscillava fra 21 e 29), raffiche a 30-35.
Oggi a Povoa, partito presto perché gli ormeggi con 30+ nodi non è che sia tutto questo divertimento farli ogni giorno, arrivo con 25 nodi medi.

Il lato carino, siccome le altre barche attorno sono tutte passate attraverso lo stesso tipo di cose, sono spesso tutti pronti a dare una mano. Bon a volte non c'è nessuno e ci si arrangia lo stesso.
Oggi piccola soddisfazione, arrivo a Povoa, ormeggio un po' impegnativo e il signore norvegese della barca accanto che mi ha dato una mano, molto discreto, "that was very elegant manoeuvering, seldom seen, hats off, congrats".

Ok *piccole soddisfazioni* ho detto. :)
Per ora il solo contatto brutale del Branca con un pontile è stato a Salvador in Brasile, si era rotto il cavo di comando dell'invertitore, abbiamo chiamato il porto ed erano in tre sul pontile per rallentarci, poi è rimasta una piccola cicatrice. 

11 lug 2016

"Intrusi" nell'AIS


Altri invitati a parte le navi e gli AtoN








Altri addirittura seguono le regole :) 




9 lug 2016

"Passeport escales", quando il pubblico ha ottime idee

A Lorient ho la barca in un porto pubblico, gestito da una società in gran parte appartenente all'equivalente francese della "Regione".
Questa società, "Compagnie des ports du Morbihan", gestisce direttamente un buon numero di marina in Bretagna sud, come totale posti barca (non ho contato) ma dobbiamo essere fra i 15 e 20mila posti.
Avendo un'idea del turismo nautico di un certo tipo, specie in relazione all'economia locale, si sono lanciati con un progetto dal successo folgorante.
L'idea di fondo: la gente deve uscire dal proprio porto e navigare, cosi' lascia dei posti liberi, e là dove arriva contribuisce (ristoranti, spese eccetera) un po' all'economia locale.
Allora: quando si ha un contratto annuale, ci danno una carta "passeport escales", che da un numero stupefacente di vantaggi.
1. Nei marina della società, si puo' andare senza pagare nulla, quante volte si vuole. Pero', massimo si puo' restare due giorni (le barche devono muoversi). In due marina uno di fronte all'altro si puo' fare due giorni in uno, poi due giorni nell'altro, poi tornare nel primo eccetera anche per un anno.
2. Hanno convenzioni con un gran numero di altri marina, al di fuori del gruppo gestito, nei quali in genere si puo' passare un massimo di 5 notti all'anno.
I porti convenzionati sono tantissimi (in un quadro "atlantico"), molti della costa sud UK;  da quest'anno anche la Galizia, dove mi sto fermando non pago mai niente, purché non mi fermi oltre due giorni, lo scopo è sempre far muovere le barche;
3. Per chi ha progetti di navigazioni più a lungo raggio, è consentita la sospensione del contratto fino a un massimo di tre anni: in sostanza ti tengono il diritto al posto barca annuale, non si paga, quando si torna è tutto come prima.  E' quello che facciamo noi.
4. Vantaggi più locali e terra terra: quando si arriva in un porto, con la carta si ha subito accesso ai bagni, al wifi, eccetera.

Funziona benissimo, idea a cui si stanno allacciando un sacco di strutture non solo pubbliche-semipubbliche ma anche private.

Bimini land

Passato il Cabo Finisterre, la (quasi, sarebbe il cabo da Rocas) più occidentale propaggine dell'Europa continentale, la temperatura ha un balzo, si sente proprio il passaggio dall'Atlantico nord all'Atlantico temperato.
Roba che domani devo ri-aprire il bimini.

8 lug 2016

Golfo di Biscaglia in solitario

Partito da Lorient, arrivato a A Coruña, in Galizia. Circa 330 miglia, due giorni e mezzo, un passaggio tradizionalmente considerato fra i cinque più impegnativi del mondo, dicono.
Le navigazioni "lunghe" in solitario sono un momento particolare, si provano delle sensazioni difficili da descrivere, è un momento di contatto intimo con se stessi, si agisce e ci si guarda agire, uno sdoppiamento mezzo da psichiatria.
Non so bene cosa scrivere quindi meglio stia zitto.

Dal pdv pratico è andato tutto bene; dal pdv teorico sono felice di essere di nuovo in mare, felice.



Posizione su MarineTraffic

In questa pagina, la posizione della barca più o meno in tempo reale. 

https://www.marinetraffic.com/fr/ais/home/shipid:4203845/zoom:10 
Cliccando su Track, Zoom eccetera si vedono anche le rotte seguite


**ATTENZIONE**
**E' un sistema che funziona solo in determinate zone costiere*** quindi:
1. Quando la barca è in mezzo al mare (traversata, eccetera), NON LA SI VEDE
2. Puo' capitare che alcune zone costiere non siano coperte dalla rete ricevente, quindi idem in quel caso la barca NON LA SI VEDE..
Il sistema tiene le posizioni in memoria per un tempo limitato, quindi dopo un po' non si vede più niente.  




2 lug 2016

Basta, soffocato dai lavori ora parto

Quasi dieci giorni di lavoretti di ogni tipo e sembra non vedersene la fine, più che altro perché per esempio per fare dei pezzi bisogna andare una volta, loro fanno la prova, bisogna tornare per le modifiche, poi "ci scusi un po' di ritardo", oi ancora tocca cambiare qualcosetta, eccetera, insomma roba da eternizzarsi qui.
Alla fine, revisione delle priorità, ho finito le cose necessarie cosi' almeno riesco a muovermi: oggi grande spesa (oddio, da solo bastano tre sacchetti), gasolio eccetera, domani mi prendo una giornata di riposo e tranquillità -che coinciderà con il passaggio di un altro fronte-, lunedi' mattina presto penso di partire, direzione A Coruña in Galizia, circa 340 miglia, con il Branca-camion 2-2.5 giorni, dovrei a rigore arrivare in giornata di mercoledi', vado tranquillo quindi più verso tardo pomeriggio.
Non vedo l'ora di essere di nuovo in mare.