22 ott 2011
Ritorno 2012, progetti
Il programma 2012 della barca all'ingrosso è il seguente: partire da Joao Pessoa verso inizio marzo, e arrivare in Bretagna verso fine giugno, climaticamente è il miglior periodo per la traversata di ritorno.
Tragitto diviso in quattro parti:
1. Da Joao Pessoa fino a Trinidad, in sostanza la costa NE dell'America del Sud. Le carte qui sotto danno un'idea
2. Da Trinidad su per le piccole antille (tipo fino St LUcia o giù di li')
3. Traversata sulle Azzorre
4. Azzorre - Bretagna.
Daph e le bambine forse verranno tipo un paio di settimane in Martinica, ma con le vacanze scolastiche a data fissa qui in Francia sembra difficile, al limite faccio io un salto in Europa, boh si vedrà.
Prima tratta quindi Joao Pessoa (il grumo rosso a SE della prima carta) - Trinidad.
All'incirca, partenza primi di marzo, arrivo a Trinidad attorno a fine aprile.
In totale sono circa 2000 miglia. La maggior parte della gente le fa in uno o due pezzi massimo, a me piacerebbe passarci più tempo perché ci sono vari posti carini.
Le possibili distanze intermedie in Brasile sono all'incirca queste:
Joao Pessoa - Natal 80 miglia,
Natal - Fortaleza 250 miglia
Fortaleza - Luiz Correia 230 miglia
Luiz Correia - Belem 500 miglia
Fin qui percorso in acque brasiliane.
Fino a Fortaleza val la pena fare una tirata, magari stop a Natal per fare una partenza "en douceur"; dopo Fortaleza invece ci possono essere varie soste (punta di Jericoacoara -posto meraviglioso, visto via terra), il porto di Camocim, eccetera solo che saranno accessibili o meno a seconda delle condizioni di onda, quindi da vedere li' per li'.
Poco più in là Luiz Correia, sembra si possa entrare abbastanza bene: li' dietro c'è il Delta das Americas, un vastissimo delta fluviale dove magari si puo' andare a dare un'occhiata.
Più in sù -ma accesso difficile- il rio Preguiça con il parco dei Lençois maranhensis (idem visto via terra, indimenticabile), la barra pero' dicono sia fra le più difficili.
Da li', bisognerà informarsi se dalle parti di Belem è tranquillo o no (a parte il povero Blake, è una zona dove fino a qualche mese fa ci sono stati un bel numero di assalti) per farci un salto: Soure un po' a nord e poi Belem. Se tranquillo, da Belem si puo' cercare di passare in uno dei "furos" che tagliano dietro l'isola di Marajo: a Belem il fiume è larghissimo quindi non è che sia belllissimissimo, nei furos invece diventa strettissimo e molto più suggestivo.
Uscita dall'Amazonas dalle parti di Afua, diretti a Kourou in Guyana francese.
Se invece il giro dell'isola di Marajo' da Belem fosse "caldo" si puo' eventualmente tirar dritto su Kourou da Luiz Correia.
Poi ho il progetto "Tre Guyane", che probabilmente devono aver fatto tre barche nella storia ah ah ah: andare a vedere come sono le tre guyane.
Se in quella francese c'è qualcuno di più che ci va, nelle altre due guyane le barche che ci vanno all'anno si contano sulla punta delle dita.
Forse perché è brutto, forse perché ancora non sono state scoperte, insomma c'è da suscitare la curiosità. Su noonsite.com c'è qualcosa, non sembra male.
In ogni caso, approccio conservativo, navigazione fluviale, cartografia poco affidabile quando c'è.
Distanze approssimative:
Belem - Kourou (Guyana Francese) circa 500 miglia
Kourou - Paramaribo (Suriname ex Guyana Olandese) 150-200
Paramaribo - Georgetown (Guyana, ex Guyana inglese) 150-200
I posti dove entrare non sono le capitali ma zone a fianco, ma come distanze siamo li'.
A Kourou c'è la base di lancio dei vettori Ariane quindi se magari fanno un lancio si puo' cercare di arrangiare le date per esserci.
Dalla Guyana Georgetown poi diretto a Trinidad, circa 250 miglia dove devo tirar sù la barca al volo per antivegetativa, anodi eccetera.
Nel complesso Joao Pessoa - Trinidad, il vento puo' essere sostenuto ma in genere vien da dietro, la corrente se la si va a prendere al largo puo' essere molto forte (guardavo le rilevazioni ogni tanto ha punte di quasi quattro nodi, roba da 200-250 miglia al giorno); se si costeggia in genere ce n'è molta meno.
Navigazione conservativa: bisogna cercare di non rompere niente perché in Brasile non c'è niente e importare pezzi è praticamente impossibile.
Marina praticamente non ce ne sono (giusto Fortaleza, carissima), all'ingrosso sempre all'ancora e si fa tutto col gommone (acqua gasolio cibo ecc)
Tocca stare attenti di notte perché ci sono tante barche da pesca, spesso senza luci.
Vari scali saranno determinati dall'onda lunga: a seconda dei casi, se c'è l'onda lunga si dovrà continuare dritti, altrimenti si tenta di entrare.
Insomma non vedo l'ora ,-.)
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