29 mag 2017
Brevi dal largo
Sento chiamare alla radio: una barca neozelandese qui vicino (siamo a noo si quante centinaia di miglia da terra) "Branca Branca", facciamo due chiacchiere: stanno andando a Bermuda per, dixit, "guardare la Nuova Zelanda vincere l'America's Cup". E sono venuti dalla Nuova Zelanda. "Roaring Mig" mi sembra il nome.
Hanno rotto tutte le comunicazioni di bordo, gli faccio brevemente un brief meteo sui giorni prossimi e respirano, "now we can take a beer", in effetti non è che sia una zona dove non avere nessuna info meteo faccia stare molto tranquilli.
Ieri mi lancio: via mettiamo un'esca più grande alla canna, ho attaccato un polipetto da un 15-20cm con amo gigante.
A fine giornata, frrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr la canna parte a tutta velocità, roba incredibile mi ha svuotato mezoz muilinello in qualche secondo. Provo a trattenere, un po' sembra agganciato pero' poi si slama.
La bestia allora viene a fianco della barca e fa qualche salto fuori dall'acqua, tanto per prendermi in giro, tonnetto/bonito bella bestia, per fortuna è scappato altrimenti ci avrei passato la notte.
A parte il pesce, ho cercato una macelleria, ma forse stavo dormendo: una bella fiorentina, o una rosticciana cottissima. Se proprio non fosse possibile, anche un hamburger andrebbe bene.
27 mag 2017
qui traverse en voilier et qui prend l'avion :
24 mag 2017
Un giorno in transat
Magie del sonno polifasico (il dormire a spizzichi e bottoni durante le 24 ore invece di fare la notte intera di sonno), non c'è una giornata uguale alle altre.
Oddio si', alcune cose sono ritmate: le 1200 e i tempi dei bollettini.
In barca tengo tutto in UTC, quindi le 1200utc in Europa sono le 1400 (estate) e per esempio qui sono le 0800.
Cominciamo dalle 1200: ora in cui ogni giorno faccio la posizione, calcolo miglia percorse, da fare eccetera. Momento in cui se avessi un quintale di vitamine e soprattutto antidepressivi mi ingoierei tutto: specie i primi giorni, avendo la carta nautica aperta sul tavolo da carteggio che fa un metro in diagonale (si' è un bel tavolo), le posizioni quotidiane sono nell'angolo in basso a sinistra, e avanzano di un centimetrino al giorno, mentre il punto da raggiungere resta lassu' all'opposto nell'angolo in alto a destra, lontanissimo anche visivamente.
Poi faccio anche il mio graficino POMS, una specie di monitoraggio qualitativo del "morale", magari quando arrivo ne parlo di più.
Poi cerco di mandare la posizione 1200UTC sul sito via telefono satellitare.
Qualcosa da mangiare, sonnellino. Controllata alla barca, stringi qui, allenta là, ingrassa pulisci eccetera. Ogni tanto le faccio patpat sul sedere.
Secondo momento fisso, alle 1850-1930 viene emesso un grosso gruppo di carte meteo via radiofax: accendo radio e pc e scarico tutto; è un bel gruppo a seconda dei momenti tiro giù 10-15 carte, sono le più importanti perché alcune arrivano a +96 ore, 4 giorni, specie quelle a 500hPa permettono di fare un po' di strategia e eventualmente far suonare il campanello di allarme. Si avvicina il tramonto, tiro su la canna da pesca.
Altra mangiata, cerco di fare almeno un pasto caldo al giorno, poi sonnellino.
Dopo mezzanotte, lavoro alla radio, email, altre posizioni, parlo con qualcuno, passa tutto molto bene. 0100 altre carte, se necessario. Secondo grosso batch di carte fra le 0700 e le 0900, anche qui tiro giù tutto. Grosso thermos di tè e all'alba rubo i biscotti delle figlie per la colazione. Altro sonnellino. Dai e dai sono quasi le 1200 di nuovo, rifacciamo la posizione va.
Eventi straordinari:
a. Parte la canna da pesca, emozione, in genere un quarto d'ora di lotta per portare il pesce sotto la barca e vederlo scappar via all'ultimo momento.
b. Suona l'allarme per una nave, finalmente qualcuno! Macché, sono allarmi talmente sensibili che la nave spesso è a dieci venti miglia di distanza e non si vede nessuno.
Modo sentimentale. Si' chiaro penso anche ai cari :-)
A Daphne mogliettina adorata che ringrazio per avermi lasciato andare, anche se fra sé e sé dice "mi sono fatta fregare con le due traversate dell'andata, col cavolo che ci ricasco, vai pure".
Alle figlie, delicate con il loro "ci mancherai papà" invece di "resta con noi, non andare".
A mia madre che si dice "cosa ho fatto di male per meritarmi tutto cio'", e mio padre che scuote sconsolato la testa "perché cavolo l'ho messo in barca da piccolo", pero' poi è tutto orgoglioso.
Abbraccione a tutti, miei cari, cari miei..
Saluto anche ad Angelo e Antonella di Stranizza,ricevuto loro mail ora ora, sono giù in Cile. Grazie ragazzi, ho gasolio per un 600-650 miglia, speriamo di non doverlo usare tutto! A presto;
23 mag 2017
Primi giorni transat 2017
Lasciato il marina il 18, dormito all'ancora er finire di mettere a posto la barca, preso il mare il 19 mattina.
Un po' di sbattimento all'inizio, mi aspettavo di dover rifare come nel 2012 4-5 giorni di bolina infernale contro 20-25 nodi di vento e invece no, tutto più abbordabile.
Oggi gran calma di vento, altro termine per dire piantato li per ore, mentre facevo un po' di motore per le batterie (il cielo è tutto velato di polvere del Sahara, i pannelli non gradiscono), ho messo in retromarcia per togliere le alghe: un nugolo enorme; oltre a rompere le scatole con la canna da pesca, si incastrano nel pendolo del timone a vento e tocca pulire tutto.
Sto guardando il meteo per i giorni prossimi, e per come lo si rigiri ci sarà un po' da soffrire per mancanza di vento: una enorme dorsale sta proprio in mezzo a tutto l'Atlantico, provo un passaggio da ovest per vedere se si riesce a salirle in groppa e farsi portare verso est, vedremo; per ora pero' rotta essenzialmente nord, lungo 55-60W faccio strada ma la "distance to waypoint Horta" non è che si riduca un granché, c'è da aspettare.
PS1 per figlie: nelle posizioni che ci sono sul sito, colonna di sinistra, fate clic sia sulla gocciolina della figura sopra, che n quella della figura sottocon google earth, una cerco di inviarla verso mezzogiorno utc con il telsat, l altra di notte con la radio perché funziona meglio; nelle posizioni ogni tanto c'è anche un piccolo commentino siul "come va"
PS2 per figlie: i Geshunia stanno bene, uno stava per vomitarmi addosso ma gli ho detto "henri tais-toi" e ha chiuso la bocca.
Saluti a tutti
19 mag 2017
Via Inmarsat:
notte all ancora e stamattina preso il largo. Distanza da horta azzorre
2240 miglia, giusto dietro l angolo.
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Sent via Inmarsat. The mobile satellite company
16 mag 2017
Si prepara la transat ritorno
13 mag 2017
14 avril Les Grenadines
Voilà, nous entrons dans les îles Grenadines, rien que le nom pour moi est mythique et nous ne sommes pas déçus. Les eaux sont effectivement transparentes et les couleurs bleu, turquoise et vert émeraude alternent en fonction du soleil et de la profondeur du fond.
Le mouillage peut être malheureusement parfois inconfortable mais dans ce cas-là, nous changeons de criques, de plage, d'île,….ce n'est pas le choix qui manque.
Nous passons quelques jours dans le parc national de Tobago Cays, lieu de reproduction des tortues. Des petites têtes tranquilles émergent de l'eau pour replonger aussitôt qu'elles nous ont vus, elles nagent tout autour du bateau. En kayak, sans faire de bruit, on a même la chance de les approcher de très près. Tea et Bora avec leur masque, plongent avec elles. Elles ne sa laissent pas approcher mais le spectacle même à quelques mètres est fascinant.
Le seul aspect négatif de nos escales réside dans la politique de prix prohibitifs pratiquée par certaines îles. Le litre d'eau minérale vendu en supermarché à 1€, le litre de lait à 3€ (UHT et pas bio), le kilos de concombre à 8€ (toujours pas bio)…. Les îles sont relativement pauvres et vivent essentiellement du tourisme, nous le savons mais là c'est tellement exagéré et disproportionné, qu'on boycotte, on achète le stricte nécessaire et on tape dans les réserves du bateau, après tout, elles sont bien là pour cela.
Et c'est là que s'annonce notre tragédie…. En ouvrant un paquet de pâtes Barilla, probablement à bord depuis quelques temps déjà, j'y découvre des petits insectes. J'en ouvre un autre mêmes envahisseurs, un troisième, horreur, même constat. Tous les paquets en cartons ont été infectés.
Dégoûtés, nous jetons des kilos de spaghetti, penne, linguine par-dessus bord. Pour nous remonter le moral qui a pris un sacré coup, nous décidons de prendre dans notre réserve « occasion spéciale » des « De Cecco ». L'emballage en plastique m'a naïvement laissé penser que leur intégrité aurait été préservé des invasions. Malheureusement, il n'en est rien. Eux aussi sont habités mais l'invasion semble plus récente et nous tentons un sauvetage. A la loupe, une à une nous examinons chaque pâte pour exclure les contaminées et préserver les autres. Les enjeux sont grands, nous avons encore quelques dizaines de paquets à bord et cela reste notre nourriture de base mais surtout notre préférée !!!!
9 mag 2017
Martinique 2017
5 mag 2017
MinnieB, again
4 mag 2017
Mercredi 5 avril
J'ai pu entrer en contact avec Roberto par SMS grâce au téléphone satellitaire car nos téléphones ici ne fonctionnent pas. J'ai un lieu de rendez-vous que je communique au taxi qui nous y emmène. Nous arrivons à Coral Cove, qui s'apparente plus à un chantier naval pour bateaux de plaisance qu'à une marina. Finies les vacances (chambre d'hôtel, restaurant à tous les repas, visites guidées privées …) et retour à une réalité sans charme.
Nous sommes là pour faire des réparations sur le bateau, donc rien a priori ni d'exotique ni de charmant ici. Pendant que Roberto s'active, nous progressons dans les cours du CNED (qui reste ma priorité n°1, tout devant être fini pour la mi-juin).
Après une première impression relativement négative, nous commençons toutefois à découvrir une autre réalité de l'endroit. Nous sommes installées avec les filles sur une sorte de terrasse ombragée où la brise peine à rafraichir l'atmosphère chargée de chaleur et d'humidité. Nous sommes sur le chemin des douches de la marina et nous finissons pas croiser tous les plaisanciers qui sont ici comme nous pour opérer des réparations sur leur voilier.
Du jour au lendemain, nous avons été adoptés par tous (des retraités pour la plus part, ravis d'entendre des voix d'enfants dans un monde où la moyenne d'âge est de plus de 60 ans… ). Qui vient du Canada, du Québec, qui vient d'Australie, qui vient du Danemark, toutes les histoires sont intéressantes. Ils sont là pour certains depuis des mois et sont donc de très bon conseils pour organiser la vie ici. Nous amorçons même une ébauche de vie sociale, en prenant part le soir à des BBQ organisés par les uns et les autres.
3 mag 2017
1er avril 2017 :
Nous abandonnons le capitaine et le bateau, les 500 miles qui séparent le Suriname de l'île de Trinidad, cette fois-ci nous allons les parcourir en avion.
Au lieu des 4 jours de navigation, nous nous offrons 1h20 de vol. Notre dernière navigation durant laquelle nous avons cassé l'étais et failli démâter a été celle de trop. J'ai été pris temporairement d'un petit raz le bol d'eau de mer et avant de saturer complètement je préfère faire une pause. L'option avion nous donne aussi la possibilité de faire du tourisme terrestre puisque nous devons occuper les 4 jours de navigation de Roberto avant de le retrouver à Trinidad.
Samedi matin, nous prenons un taxi qui nous emmène dans la capital Paramaribo, j'ai trouvé un petit hôtel dans le centre historique. Une chambre avec des lits, une douche avec l'eau courante, l'air conditionné, un petit déjeuner gargantuesque, les filles sont aux anges et moi aussi … J'arrive à organiser un tour avec un chauffeur dans les environs, nous entrons ainsi un peu dans le pays et découvrons son histoire et sa culture. Le mardi, nous nous envolons pour Port of Spain, à Trinidad. Là j'ai trouvé une petite pension de famille, très sympa où nous sommes accueillies comme à la maison. L'endroit est plein de charme avec une petite piscine pour se rafraichir aux heures les plus chaudes.