J.Toole chiedeva qlc impressione in più sul timone a vento.
C'è un bel libretto in varie lingue che si puo' scaricare sul sito http://windpilot.com/ dove spiega bene i vari tipi di funzionamenti di piloti diversi.
Leggendo bene ci sono anche delle considerazioni su casi specifici di barche nelle quali un tipo specifico di timone è praticamente indispensabile (tipo trasmissioni idrauliche nella timoneria principale, pozzetti centrali, eccetera): mi sembra un punto di partenza importantino prima di scegliere un pilota piuttosto di un altro.
Dal pdv pratico, l'impressione che si ha leggendo nei vari forum è che tutti quanti siano molto contenti del loro timone a vento, Monitor Hydrovane Aries Windpilot eccetera sembrano sostanzialmente equivalenti. I soli poco entusiasti sono quelli che non lo usano perché magari hanno un programma di navigazione con tappe di navigazione più corte, dove un pilota elettrico è senz'altro più pratico.
Noi abbiamo un Windpilot Pacific, di cui siamo estremamente contenti sia quando lo si usa che -oh oh - quando non lo si usa.
In uso, il timone è montato nello specchio di poppa, qui alcune foto (dopo le foto ho pulito un po' tutto il cimame): le due cimette id controllo partono dalla parte oscillante, passano su due bozzelli su una sbarra orizzontale in modo da essere inviate dallo stesso lato della barca, passano su un bozzello doppio e arrivano all'adattatore di barra, il cilindro attaccato al mozzo della ruota del timone. Il nostro adattatore è quello di un timone Monitor, non Windpilot. In questo modo, le cimette di controllo non rompono le scatole, permettono di aprire tutti i gavoni del pozzetto, di passare attorno alla barra, eccetera. Sul sito Windpilot ci sono tante foto differenti con sistemazioni possibili delle cimette di controllo, poi uno adatta alla barca che ha.
http://sybrancaleone.blogspot.com/2009/05/ancora-il-timone-vento.html
Il timone ha un buco di utilizzo in poppa piena, diciamo da gran lasco dritta a gran lasco sinistra se il reale è sotto i 13-15 nodi, li' non ce la fa a reagire o comunque la rotta oscilla troppo. Con ogni altra andatura o velocità di vento è perfetto. Come dicono, più il vento aumenta meglio timona, ed è verissimo.
Il windpilot agisce contemporaneamente in due modi sulla correzione di rotta: il primo è quello classico, la modifica di rotta inclina la ventola, che dà un angolo di incidenza al pendolo immerso, che ruota trasmettendo il movimento attraverso le cime di controllo al timone. Nel secondo modo invece -utilissimo per esempio in andature larghe con onda- quando la barca scodinzola, la poppa tende a partire da un lato e quindi sposta lateralmente il pendolo immerso (prima che riceva l'input della ventola) che corregge immediatamente il timone. La barca è si' stabile id rotta, ma -costatazione- con il timone a vento non abbiamo *MAI* straorzato.
E' anche impressionante guardarlo, sai i video dei corridori solitari quando si vede il pilota che fa fare delle planatone, manovrando rapidamente a destra e sinistra ? Ecco la stessa impressione, la barca va dritta come un fuso e il timone a vento dietro fa tutto lui. Mancano solo le planatone a 20 nodi ah ah ah.
Quando non in uso, noi abbiamo il catafalco dietro dove tiriamo su il gommone, quindi incompatibile con il timone a vento. La gran ganzata del windpilot è che in dieci minuti di orologio, basta svitare due bulloni e si toglie e si ripiega tutto, lasciando lo specchio di poppa praticamente libero, rimane solo un pezzetto del supporto. Possiamo anche utilizzare la scaletta da bagno, che col timone a vento devo togliere.
In sostanza, quando si fanno tratte lunghe, si sgonfia il gommone e si toglie la scaletta, tutto in un gavone, si tira fuori il windpilot e lo si mette.
In costiero, si toglie il windpilot (che si ripiega e occupa poco posto, tipo cinque sei scoponi) e si ritira fuori il gommone e tutto.
Altri piloti hanno delle strutture fisse a poppa (in particolare quelli con i timoni addizionali) che rendono più macchinoso o anche impossibile un utilizzo del genere, quindi per noi va benissimo.
(Ah yep, ho una scaletta di emergenza in tessile, ripiegata sul fianco della barca e apribile dall'acqua: quando in Marocco ci siamo ingavinati tutte le lenze fra elica e chiglia l'ho usata per risalire, funziona!)
Una volta siamo passati di notte in una zona piena di luminescenze, ma ovunque si vedevano tipo vie lattee sull'acqua di palloni luminescenti, mai vista una roba simile. Ho pensato tutta la notte alle "Slimy creatures" della Ballata di Coleridge ah ah ah. Insomma a un certo punto il timone a vento non girava più, era molto più lento. Guarda qui e guarda là, alla fine l'ho tirato su e sulla pala del pendolo c'erano attaccate decine di bestiole tipo strisce di lardo, semitrasparenti e gelatinose, fra l'altro uno schifo, ho pulito tutto ho rimesso giù e via col (timone a) vento di nuovo.
Se ci sono altre info che posso dare...
Aggiunta I: nelle due cimette di comando, accanto alla ruota, ho messo due moschettoni a sgancio rapido, con i pernetti legati da una cima colorata: in caso uno debba staccare subito tutto, si tira la cima colorata e la ruota del timone diventa immediatamente libera.
Aggiunta II: prossimo acquisto, un pilotino elettrico per barra tipo i più piccoli Simrad o Raymarine a +-300 euro. Si toglie la ventola e si attacca il pilotino al supporto della ventola, il pilotino muove solo il supporto della ventola, il timone a vento timona e fornisce la potenza necessaria; un pilota elettrico di scorta con una spesa molto molto bassa.
24 mar 2011
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1 commento:
Come sempre, perfetto ;-)
PS Quando torni in F, se torni?
Probabilmente avrò da fare un paio di salti a Parigi, così magari ci vediamo. Sennò stavolta senz'altro in Italia.
saluti
j
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