Durante la traversata da Horta a Lorient abbiamo fatto qualche prova ocn un ammortizzatore di strambata di cui si era parlato su hisse-et-oh attorno al 2002/2003 (dieci anni fa mica male per "un'idea da provare" ah ah ah).
In sostanza si prende un "otto" da scalata, lo si collega al boma a mezz'altezza, ci si fa passare una cima che parte da una landa, passa nell'otto come si vede dalla foto, va ad un bozzello nella landa dal lato opposto e viene rimandata in pozzetto.
Variando la tensione della cima si puo' variare la velocità del boma nel momento della strambata.
Se si tiene la cima molto tesa il boma non si muove proprio più, se è troppo lasca non serve a niente, regolandola bene si ha un passaggio del boma ben controllato.
Per avere un risultato potabile, abbiamo dovuto mettere le due cime proprio in corrispondenza delle lande. La cima usata era vecchia e a tre trefoli, un po' spelacchiata: faceva un po' troppo attrito, meglio prenderne una da 8mm con la calza bella liscia.
Inoltre, per evitare accelerazioni o movimenti scombinati, le due "gambe" della cima che arrivano all'Otto devono avere più o meno la stessa tensione, nulla di che basta tendere o lascare un pochino e aggiustare la posizione degli attacchi in coperta.
Non male, no ?
Inoltre, per evitare accelerazioni o movimenti scombinati, le due "gambe" della cima che arrivano all'Otto devono avere più o meno la stessa tensione, nulla di che basta tendere o lascare un pochino e aggiustare la posizione degli attacchi in coperta.
Non male, no ?
2 commenti:
mi pare che il boma giri ancora un po' troppo alla svelta,
se cazzi di più la parte della cima che va in pozzetto,
il boma va più piano?
Ciao.
ciao Paolo
si', più si tira la cima più il boma va piano.
Tirando al massimo a mano si riesce a bloccare il boma, non si muove proprio più e rimane fermo li'.
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