30 apr 2009

ENG - A light, foldable aluminum gangway

Drawing inspiration from this idea



http://www.hisse-et-oh.com/articles/article.php?article=760



I made this light, foldable gangway "passarelle", it is surely nowhere near the professionally built ones, but it costs one tenth and looks ok for the job.


The starting point is one of those four-piece foldable ladders, they can be found in prices ranging from 50 to 100 euro. The one I found was sold with a SWL of 120kg in horizontal position with two elements: add an additional element, a bit of rust here and there... with a bit of caution it should still be ok.


First thing is to cut off one of the four elements, I had to unrivet it, other ladders will have to be sewn.



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these ladders are usually sold with a stabilizing horizontal bar, which is longer than needed but can be useful to fit the two wheels once it is cut to the appropriate length
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the provided fixing bolts have been replaced by two ring bolts, where the lifting rope will be attached.


Then I took two fixed wheels (meaning they cannot rotate freely), there are two things to consider: first their base mounts must fit inside the width of the stabilising bar, which limits the choice to smaller wheels only, then their size must not prevent the ladder to be completely folded once they are fitted



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As for planking, I chose the simplest option: plywood. Alternatives were teak planks, aluminum plating, hardwood bars, etc.

I cut the three plates, made holes for the rivets where the aluminum steps are positioned, and those for the transversal wooden anti-slip "sticks".

Once the ladder (now halfway to being a gangway) is folded, two plywood planks will be adjacent one another, so just be careful to position the transversal anti-slip so that the ladder can be fully folded.




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general rehearsal with rivets
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second rehearsal rivets plus anti-slip sticks
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Then followed several coats of paint, riveting the three planks and screwing the anti-slip sticks.

Looks ok doesn't it ?



I hung the gangway horizontally and jumped over it several times and got that "strength" feeling, well we'll see...

One possibility to reduce the bending moment would be to hang the passarelle attaching the lifting ropes at the end of the second element, instead of at the end
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once it is folded it can be put inside a locker, or discreetely on the side of the cockpit, very approximate measurements are 85x35x20cmPhotobucket


In order to still be able to use the now-gangway as a ladder, I thought a possible improvement might be to cut staggered half-moon shaped holes on the planks, where the aluminum steps are placed, like I tried to show on the unexcusably horrid picture below; unfortunately the minimum dimensions of the holes would be too risky for the tiny feet of my daughters (the younger one has a 21 size, that makes a foot barely longer than 10cm) so I just abandoned the idea. And oh yes, the spacing between the anti-slip sticks is maybe too tight for an adult, still I had to make it like that...



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29 apr 2009

Libri, dilemmi dilemmi

Ogni tanto penso a quali libri portarmi dietro. O meglio mi assale il terrore che dovro' alla fine decidere quali.


Essenzialmente letteratura, cifra per cifra ho deciso di portarmene al massimo dieci.

Numerizzarli neanche a parlarne, metto mezz'ora a numerizzare una foto tutta storta figuriamoci le duecento pagine di un libro. Per poi leggere sullo schermo ? Loro, gli autori che mi sono stati vicini giorno e notte per venti trenta anni, i cui libri la mattina al risveglio mi lasciavano il segno del dorso inciso di sbieco nella fronte ? Ma soprattutto che hanno resistito alla critica sorniona di mia madre "possibile che tu legga solo autori che o si sono suicidati, o sono stati rinchiusi in manicomio, oppure morti alcolizzati o drogati ?"

Passo e ripasso davanti alle file di libri a casa, pur volendo essere severissimo e restrittivissimo nella scelta me ne ritrovo sempre con almeno un buon centinaio nelle braccia.

Poi in fondo ho posto per solo otto libri aggiuntivi: i primi due posti sono presi da "Under the volcano" di Malcolm Lowry e dalla Pléiade di Rimbaud, inamovibili.
Scegliere per scegliere, prendere un'altra discriminante, non l'interesse per il singolo libro ma l'attinenza geografica ?

Fra quelli trovati:
Miguel Torga, "Portugal": ci mette anche le isole Berlengas, le praticamente uniche isolette-scoglio della costa portoghese, come scrivere un romanzo con protagonista una delle strisce di un passaggio pedonale;
avevo poi trovato una guidina carina di Lisboa, fra la mole di inediti di Pessoa, "Lisboa o que o turista deve ver", buffo penso sia una prima edizione in portoghese di un testo che originariamente aveva scritto in inglese ma mai pubblicato (credo?). E' una guida guida, proprio come le guide. Altre cose di Pessoa non mi sento, la vita puo' ancora avere qualche tinta rosacea.
E anche se non c'entra un granché Empresas y tribulaciones de Maqroll el Gaviero, di Mutis, (consigliato da Giorgio detto seu Jorge, grande appassionato di linguistica, ciclismo ma soprattutto donne), leggiucchiato qua e là, che sia il momento di attaccare il volume?
Novelas do Minho, di Camilo Castelo Branco, boh non mi ha lasciato un ricordo eccezionale, anzi non me n'ha lasciato proprio nessuno.

Luis Cernuda, andaluso, bello, si' proprio dei bei pezzi, da Jardin Antiguo:
"sentir otra vez, como entonces,
la espina aguda del deseo,
mientras la juventud pasada
vuelve. Sueño de un dios sin tiempo"

che a occhio potrebbe essere
"risentire oggi, come allora,
l'acuta spina del desiderio
mentre la giovinezza lontana
torna. Sogno di un dio senza tempo"

ok Cernuda approvato.

Camões, Os Lusiadas, o i diari di Cristoforo Colombo, il Roteiro da primeira viagem de Vasco de Gama, la Relazione di Pigafetta?
No per ora lascio da parte i resoconti originali et similia senno' mi ci vuole un rimorchio. La tentazione è pero' fortissima.



Le "Greguerias" di Ramon Gomez de la Serna: "Le lacrime versate quando le navi salpano sono più salate delle altre". Eh, quasi quasi. Come aforismi, frasi da gustarsi una per una, tipo "toh leggiamoci un paio di greguerias anche stasera".



"A saudade e o saudosismo", Teixeira de Pascoaes, un'idea dell'anima portoghese... boh, troppo "saggio", malloppone da sentina, scartato.



Ah, non c'entra nulla, ma "Instalacions nautico deportivas", scritto dalla Xunta de Galicia l'Autorità locale, lo si trova da scaricare gratis nel loro sito, descrizione della costa, strutture dei porti, breve descrizioncina di cosa c'è da vedere vicino a ogni porto, eccetera. Perché abbiano deciso di fare un documento cosi' carino significa o che ci sono davvero pochi visitatori (chissà se fanno l'equivalente per le Cinque Terre, o per la Costa Azzurra), oppure che è proprio tutto brutto e non riescono a farci andare nessuno, vedremo.



28 apr 2009

Cucina orientale

A Parigi abitiamo vicino al quartiere asiatico, dove oltre ai ristoranti cinesi ce ne sono tanti di Vietnam, Cambogia, Laos, Thailandia, ecc. Indiani pochi.

A forza di andarci abbiamo cominciato a cimentarci anche noi con la cucina orientale, prima ricette di base base, poi qualcosa di un po' più elaborato, e modestamente una volta su tre viene qualcosa di eccezionale (le altre due meglio non dire).

Pero' abbiamo provato davvero tante ricette (io in cucina, Daphne severissimo giudice seduto a tavola), e individuato gli ingredienti più essenziali, quelli che si ripetono più spesso con i quali si possono fare molti piatti.

Pensando alla cambusa, abbiamo fatto una specie di lista delle cose di base. Tutta roba secca o a lunga conservazione, purtroppo per le erbette fresche dai mille profumi nulla da fare, non durano niente.

Ci ho messo dentro anche altre spezie che comunque in genere ci si portano dietro comunque

Pepe nero, Pepe bianco, Peperoncino, Alloro, Ginepro, Chiodi garofano, Origano, Timo, Rosmarino, Cardamomo, Anice stellato/Badiana, Cannella bastoncini, Citronella (polvere o tagliata, certo quella fresca è un'altra storia, pero'..), Curry, Cumino, Zafferano, Noce moscata, Maggiorana, Coriandolo, Dragoncello, Sesamo bianco, Zenzero


Alghe per maki - quelle grandi tipo 10x20cm, quelle troppo piccole si sbriciolano tutte
Zucchero palma -sono delle specie di calotte giallastre, se ne raschia un cucchiaino e addensa tutte le salsine.
Olio di semi -a litri, ma si trova dappertutto
Aceto di riso - bianco, quello rosso si usa molto raramente, se si fa molto riso sushi prenderne una boccia da un litro
Riso "sticky" (riz gluant) - piace immensamente a tutti
Riso per sushi - buffo in un negozio tutto giapponese vedo un bel sacchetto, tutto scritto in giapponese, Special Premium Superior First Class Sushi Rice ecc poi guardo l'etichetta "Risaia XXX Vercelli"
Wasabi -rafano verde per sushi/sashimi, meglio quello in polvere da fare ogni volta perché quello in pasta dura poco
Salsa di soia forte (per carne) + leggera (per verdura, vale la pena averle tutte e due perché hanno davvero gusto diverso)
Pasta/vermicelli di soia - quelle matasse che si mettono nell'acqua bollente e sono già fatte
Pasta vermicelli di riso - idem
Nuoc mam - salsa di pesce, si usa sempre praticamente sostituisce il sale, boccione da un litro
Pasta di curry -rossa e verde
Latte di cocco - un barattolo da 500g va bene per un curry thai per tre persone abbondante, un bricchetto da 0.2 per due persone scarse
Vino di riso - boccettino da 0.2-0.4, non si usa tanto
Salsa Worchester
Sri racha - salsa di peperoncino, gusto un po' dozzinale, più per cucinare che da portare in tavola
Funghi secchi tipo Shiitake - si mettono dentro un tupperware con un po' d'acqua, la barca fa il resto, contare almeno un paio d'ore perché si ammollino; ci si fanno diverse ricette
Salsa ostriche - fra l'altro, per la verdura saltata
Olio di sesamo - piccola boccetta, tipo 0.1-0.2l, ne va al massimo un cucchiaino ha un gusto intenso

Dischetti di riso per i nem - scatole di 50/100 dischetti semitrasparenti di pasta di riso, si bagnano e diventano morbidi, ci si fanno i nem con qualsiasi cosa si abbia a disposizione, gran divertimento per la Borina


Poi il wok. Ne ho uno teflonato antiaderente, pero' a forza di cuocerci cozze e conchigliame vario si sta graffiando tutto. Ne ho preso uno vero, di quelli in ferro tondi, a calotta perfettamente sferica, che hanno bisogno del supporto senno' non stanno sù -occhio che un diametro superiore a 28cm non entra sui fornelli classici da barca: vantaggio addizionale per lavarlo basta dargli una pulita e rimetterci una goccia d'olio, con grande orrore di Daph che poi di nascosto lo insapona.

Prima di usarlo bisogna bruciarlo ben bene, ho chiesto in un ristorante e mi hanno detto di "umettarlo appena con olio di semi e poi metterlo sul fuoco fino a quando non si carbonizza e diventa tutto nero, lasciar raffreddare e ripetere l'operazione tre quattro volte".

Il fuuuuuuumo! Quando l'olio si carbonizza produce un fumo della miseria, meglio prendere un fornelletto camping gaz e farlo fuori perché dentro casa è un dramma. Processo lungo, per carbonizzarlo tutto una volta ci si mette una buona ora, ma accidenti è vero che il gusto è proprio diverso, incomparabile con quello del wok teflonato. La patina di carbone poi lo fa diventare praticamente antiaderente; per pulirlo solo un po' di acqua calda, si asciuga, si mette una goccia d'olio e si puo' riporre.

Qualche ricetta un po' più in là.

24 apr 2009

Sevilla

Siamo tornati a Sevilla, un po' per curiosare in previsione dell'inverno prossimo ma soprattutto perché ci si sta proprio bene e ora ci sono già 25-30°C. I 737 riducono le differenze termiche molto in fretta.

Siamo passati al Real Club Nautico de Sevilla a chiedere un po' di informazioni, un'altra realtà: hanno 9000 soci, *novemila*, ma pochissime barche, il Contramestre diceva ci saranno circa un migliaio di persone che ruotano attorno al Club, molti degli altri diventano soci per poter parcheggiare la macchina durante la Feria, che si tiene proprio li' dietro, a 7000 euro l'anno ci sono anche parcheggi un po' meno cari.

Prato all'inglese, due o tre piscine una olimpionica e due coperte, parco giochi per bambini, sauna, palestra, campi da tennis (si camp*I* ce ne sono diversi), ristorante, veranda, parco tecnico... tutto sulla riva del fiume, pensare che dalla riva di fronte sono partiti Magellano e Elcano.


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Dalla foce del Guadalquivir in Atlantico si dovrebbe poter risalire in poco più di una marea devono essere 60-70 miglia, poi immediatamente prima del porto c'è una chiusa e un ponte levatoio, quindi l'acqua rimane come una piscina. Diverse barche in invernaggio, il Contramestre diceva che c'è addirittura una barca americana al suo quarto anno: vanno in giro li' attorno d'estate e poi tornano a passare l'inverno li', ogni anno.

In città sono entrato nell'Archivo de Indias, strana sensazione, da vedere/visitare non c'è praticamente nulla, pero' il cuore in gola al pensare di passare nello stesso posto dove vengon tenuti gli scritti dei Colombo, Vespucci, de Azara, Acosta, de las Casas, Garcilaso de la Vega, Cortes.. beh forse non proprio loro, ma i loro gentili amichetti.





Ite anco voi sanza meta, ma da un'altra parte

Scaletta di emergenza

Una scaletta in nastro poliestere da 25, è lunga non ricordo quanto ma basta perché appesa alla falchetta e allungata tutta l'estremità inferiore arrivi a 1.5m sott'acqua, come quelle della SNSM o RNLI.

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Una volta impacchettata è piccola cosi', la si attacca alla falchetta e il penzolo puo' essere acchiappato dall'acqua, si apre a strappo.

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Ite anco voi sanza meta, ma da un'altra parte

23 apr 2009

Navtex e bandiera francese

Allora è confermato: se avete una barca immatricolata in Francia con un navtex a bordo, bisogna iscriverlo nella licenza radio ( http://www.anfr.fr/ ).
Per quanto possa apparire strano e contrario alla normalità (in genere si devono iscrivere solo gli apparecchi trasmittenti: vhf, radar, epirb, eccetera), ho parlato un po' con l'Anfr e ricevuto qualche giorno fa la nuova licenza con dentro iscritto anche il ricevitore Navtex.

PIC - Bretagna - 2

Vicino all'isola Berder, golfe du Morbihan, bassa marea. A marea alta di sizigie arriva a coprire quasi tutto il palo. Li' dietro ci sono 7-8-9 nodi di corrente, sei ore in un senso, sei ore in senso opposto.




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cormorano in sala d'aspetto



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attesa che la marea salga per poter entrare in porto
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faro verde



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ria di doelan
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Pont Aven, laggiù si vede anche Gauguin



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dopo il primo mal di mare si lava tutto, proprio tutto



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pensa te, riusciamo anche a dare lo spi




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e a usare l'ombrellone
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22 apr 2009

Strallo addizionale

A prua abbiamo un avvolgifiocco con un genoa 130%, per l'uso che facciamo della barca siamo molto contenti.



Parzialmente arrotolato, con due mani di randa consente di bolinare 90° bordo su bordo fino a 25 nodi di reale, addirittura una volta l'ho provato da solo (senza randa) e comunque ci fa bolinare 100° bordo su bordo, non male.



Al di là di 25 nodi di reale è come se il rendimento crollasse all'improvviso, la barca non va e non stringe, al limite si va quasi meglio con solo la randa e due mani, il che è tutto dire...


Abbiamo questo sistema di strallo addizionale amovibile, per poterci ingarrocciare il fiocco a moschettoni o la tormentina. Una panoramica fotografica agreste.


La landa sull'albero è a qualche decina di centimetro di distanza dalla testa d'albero, quindi non c'è bisogno di sartie volanti, in coperta l'attacco va su una landa wichard doppia che è appena dietro il tamburo del rollafiocco; alla landa è agganciato uno stroppo in 1x19 da 8mm


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La landa è controventata da un arridatoio che a sua volta scarica sul dritto di prua: qui lo si vede dentro al gavone dell'ancora





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lo stroppo viene agganciato all'estremità inferiore di un tenditore a leva, il quale è solidale allo strallo


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qui è messo in tensione


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qui invece è a riposo, su un golfare vicino alla base dell'albero: la lunghezza dello strallo fa si' che il cavo stia ben teso e non sbatta, a distanza di sicurezza dalle crocette




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eventualmente si puo' regolare con un arridatoio




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Funzionare funziona, un paio di considerazioni:


1.Bisogna regolare bene la tensione dello strallo addizionale: se poco teso la vela da vento fa troppa catenaria e perde un po' la sua ragione di esistere, se viceversa è troppo teso succede che lo strallo *principale* vada troppo in bando (quello con tutta la vela arrotolata sopra), e cominci ad oscillare in modo molto poco amorevole.


2. A parte il primo garroccio inferiore della vela da vento, tutti gli altri garrocci vanno posti al di sopra del tenditore a leva, il che fa star su' tutta la vela, quindi meglio prevedere subito almeno un bel nastro di bloccaggio della vela subito a poppa dei garrocci, altrimenti vola su' tutto. Un'alternativa sarebbe di fare il cavo più lungo, pero' poi a riposo rompe le scatole e non si riesce a tenerlo teso, ho visto un sistema con un rotellone per tenerlo teso ma non è che mi abbia convinto più di tanto.


Insomma il sistema funziona pero' non mi soddisfa al 100%, ho un paio di ideuzze che voglio provare.











21 apr 2009

PIC - L'acqua nel mondo (2)

Ancora foto scannerizzate, tutte rigorosamente storte





Siem Reap, Cambogia


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il trimaranino è uno Swan, basta leggere



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Tutoia, Piaui', Brasil



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vecchio giro



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costruzione navale in Vietnam



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taxi, Vietnam



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Baia Ha Long, vietnam



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sempre Ha Long


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mercato, le barche appendono sul bambù le cose che hanno in vendita


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eleganza di una traghettatrice


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Lençois, Maranhão Brasil


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sempre i Lençois


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Bassa marea a São Luis do Maranhão


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faro di Mandacuru, Maranhão Brasil


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alto Paranà, Argentina


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Praia do Forte, Bahia, Brasil
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Colonia del Sacramento, Uruguay


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Guernsey (credo)


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Carri galleggianti, Hoi An, Vietnam


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Iate Clube do Rio


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Iguaçu


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João Pessoa, Brasil


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