24 apr 2009

Sevilla

Siamo tornati a Sevilla, un po' per curiosare in previsione dell'inverno prossimo ma soprattutto perché ci si sta proprio bene e ora ci sono già 25-30°C. I 737 riducono le differenze termiche molto in fretta.

Siamo passati al Real Club Nautico de Sevilla a chiedere un po' di informazioni, un'altra realtà: hanno 9000 soci, *novemila*, ma pochissime barche, il Contramestre diceva ci saranno circa un migliaio di persone che ruotano attorno al Club, molti degli altri diventano soci per poter parcheggiare la macchina durante la Feria, che si tiene proprio li' dietro, a 7000 euro l'anno ci sono anche parcheggi un po' meno cari.

Prato all'inglese, due o tre piscine una olimpionica e due coperte, parco giochi per bambini, sauna, palestra, campi da tennis (si camp*I* ce ne sono diversi), ristorante, veranda, parco tecnico... tutto sulla riva del fiume, pensare che dalla riva di fronte sono partiti Magellano e Elcano.


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Dalla foce del Guadalquivir in Atlantico si dovrebbe poter risalire in poco più di una marea devono essere 60-70 miglia, poi immediatamente prima del porto c'è una chiusa e un ponte levatoio, quindi l'acqua rimane come una piscina. Diverse barche in invernaggio, il Contramestre diceva che c'è addirittura una barca americana al suo quarto anno: vanno in giro li' attorno d'estate e poi tornano a passare l'inverno li', ogni anno.

In città sono entrato nell'Archivo de Indias, strana sensazione, da vedere/visitare non c'è praticamente nulla, pero' il cuore in gola al pensare di passare nello stesso posto dove vengon tenuti gli scritti dei Colombo, Vespucci, de Azara, Acosta, de las Casas, Garcilaso de la Vega, Cortes.. beh forse non proprio loro, ma i loro gentili amichetti.





Ite anco voi sanza meta, ma da un'altra parte

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