19 gen 2011

A prua papà! Coccodrilli, ippopotami, scimpanzé!

Dopo aver risalito il fiume Gambia per quasi 150 miglia, ecco un terzo mondo, dopo il deserto del Sine Saloum e le mangrovie della Casamance: si passa fra rive di foresta altissima, vegetazione di acqua dolce, isole impenetrabili.
Ma soprattutto fauna.
Un coccodrillo ci passa tranquillo davanti alla prua (tranquillo lui, io mica tanto), sulla riva saltano degli ippopotami, poi si immergono lasciando fuori solo occhi naso orecchie. Nella zona parco nazionale seguiamo con il Branca i guardiani che buttano da mangiare a scimpanzé e babbuini, è un'ora di puro spettacolo. Ride e strilla anche Tea, mentre guarda attraverso il binocolo tenuto alla rovescia.
Di notte all'ancora le scimmie attorno fanno ruggiti da felini, gli ippopotami sbuffano sciaguattando, divertendosi come matti sembra, è come essere allo zoo solo che nella gabbia ci siamo noi.
Dormire? Hmmsi', più o meno.
Confesso che ci siamo spinti fino a quassù per portarci le bambine (la frase del titolo chi se la scorda più), col senno di poi forse ci siamo estasiati di più noi adulti. I giorni dopo ancora animali ma passata la sorpresa iniziale, la concorrenza di Lego e Playmobil è imbattibile.
Dei cavi dell'alta tensione impediscono di continuare più a monte senza trasformare il Branca il piroga, cominciamo a riscendere.

[sempre via Winmor]

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