10 mag 2012

Qualche tecnica per i solitari

Qualche considerazione per la navigazione in solitario.

Nelle ultime settimane ho fatto quasi 2mila miglia in solitario-solitario (senza famiglia), in tre quattro pezzi, personalmente ho trovato alcuni fatti tecnici che trovo utile tenere in considerazione:

1. la sveglietta ogni venti minuti è assolutamente insufficiente, o meglio bisogna essere coscienti che si stanno prendendo dei rischi.
Cronometro alla mano, navi che appaiono al radar a prua, fuori visibilità ottica, tipo a 7-8-10 miglia sono passate al traverso dopo una scarsa decina di minuti. Con il Brancaleone che non è certo una barca strasupervelocissima...

2. La sveglietta ogni dieci minuti è già meglio in termini di prevenzione degli abbordi, pero' si scontra con la fisiologia personale: in sostanza, è possibile sonnecchiare in numerosi cicli di 10-15 minuti durante due giorni, a volte tre giorni, ma non di più.
Al di là dei due tre giorni, l'organismo richiede uno o più cicli di sonno di 1-1.5 ore. 
E' una richiesta tassativa, nel senso o la si asseconda oppure ci si addormenta comunque.

3. C'è un'implicazione diretta in termini di sicurezza della navigazione. Dormire per un'ora e mezza in navigazione costiera è far solletico al suicidio, come sempre ogni rischio trova chi lo valuti come accettabile e chi no, personalmente è un no molto deciso.

4. Quindi, percorsi costieri fino a due giorni, ok con i dieci minuti, senza moltiplicare i rischi oltre misura. 
Al di là dei due giorni, personalmente ritengo necessario navigare in zone dove le due tre dormitine di 1-2 ore al giorno non compromettano la sicurezza, il che significa altura: lontano dalla costa, lontano dalle zone di pesca, lontano dalle rotte commerciale, ecc ecc.

5. Se si sa che l'approccio finale alla costa sarà lungo, prepararsi prima accumulando del sonno in modo da poter rientrare nel ritmo dei 10 minuti durante l'ultima notte. 
Da Paramaribo a Trinidad sono circa 500 miglia, i primi giorni tutto ok perché si stava al largo, l'approccio finale sono circa 50-70 miglia fra Trinidad e Tobago, corridoio dove passano tutte le navi provenienti da Santos (il maggior porto del Brasile, fra i più grandi al mondo) o dal sud dell'Africa (quindi tutto il traffico da Indonesia, Malesia, India, ecc) e dirette a Panama o ai porti o raffinerie US. Il giorno prima mi sono concesso qualche riposino in più, e l'ultima notte nel canale Galleons Strait a nord di Trinidad sono riuscito a stare sveglio.
Per fortuna, perché il traffico è stato davvero molto intenso, notte in bianco senza neanche parlare dei 10 minuti della sveglietta. Pero' senza problemi.

Fra poco qualche altra constatazione.


1 commento:

J.K. Toole ha detto...

Non ho la tua esperienza di solitario ;-) ma sono arrivato alle stesse conclusioni.
Il problema, rispetto all'altura e alle dormite di 1 ora e mezza, è che devi essere davvero sicuro che non ci sia traffico. MA come?

Secondo me cmq, radar + ais e allarmi (forti) aiutano non poco.