Dopo Asilah ci sarebbe Larache, pero' ci hanno detto che è insabbiato e neanche i pescatori entrano più, poi Mehdia e Kenitra, dove ci hanno sconsigliato di andare, "pas bon, pas bon avec bateau".
Scalo dopo Rabat-Salé, da Asilah sono un centinaio di miglia, partiamo all'ora di pranzo.
Al tramonto gran nuvoloni neri, lampi, San Furuno ci aiuta a fare zig zag fra i groppi, metto due mani tanto per stare tranquillo, ma di vento alla fine non se ne vedrà tanto.
A parte i nuvoloni, sembra di stare sugli Champs Elysées, un traffico della miseria. Oltre alle barche da pesca, un sacco di reti derivanti, segnalate da luci lampeggianti di ogni colore, vai a capire da dove passare: Daph non sta bene, torno su e vedo una luce scintillante blu a dieci metri dalla barca e mi prende un colpo, vai ora tocca andar sotto a tagliare tutto, pero' la barca passa. A forza di zigzag fra le nuvole allunghiamo di un bel po', pero' va bene.
All'alba ci avviciniamo a Rabat, il marina è dentro a un fiume, il Bouregreg, dove da soli è praticamente impossibile passare, per fortuna il marina manda un gommone per fare da apripista, ci aspetta, poi lo seguiamo, cuore in gola quando lo scandaglio va da 5m a 2-2.1, pero' si passa. Pontile d'attesa, riarriva polizia e dogana, poi anche un cane antidroga: lo facciamo con tutte le barche.
Tutto sempre con estrema gentilezza e cortesia.
Ancora una volta non è che sia affollato (foto messa più che altro per evidenziare la perfezione tecnica, stilistica e funzionale del bimini ah ah ah):
In porto c'è anche il Wifi in barca, un po' sconquassato ma ogni tanto il segnale passa.
Davvero due continenti anche in Marocco.
Il giorno dopo ci ho anche fatto una custodia per quando è ripiegato (praticamente mai)
31 lug 2010
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2 commenti:
Molta "invidia"
Tanta ammirazione
E, se posso permettemi, anche un poco "affetto"
Quando sarete un poco più "a tiro"...
Drum Bun!!
grazie BeppeG, fai arrossire...
a presto, in un luogo o in un altro
r
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