"Idea" of London, ormeggiata a Horta.
Sono partiti abbastanza in fretta, in questi giorni stanno subendo 8-9Bft al largo del Golfo di Biscaglia, uyyyya...
Questa è una doppia storia:
1. Il barchino minuscolo è una barca a remi usata da un ungherese per fare Capo Verde Guadalupa a remi. Arrivato ai Caraibi, la barca è servita da barchina da divertimento, poi il proprietario ha deciso di riportarla in Europa; l'hanno attaccata dietro a un barcone a vela e son partiti. Quasi alla fine, tempaccio e l'hanno dovuta sganciare.
La barca nera grossa (vedi dopo chi è) ci passa vicino e per poco non ci va a sbattere; segnano la posizione, arrivati in porto lo dicono alla polizia. Il proprietario arriva e ne va in cerca con un motoscafo, ma non la trova; la barchina è trovata da una barca a vela francese che la traina fino in porto. Fine storia 1
2. La barca nera è "Canova", un Baltic 111 non ricordo la cifra esatta ma oltre 110 piedi, skipper italiano Gigi Nava, gentilissimo, abbiamo fatto due chiacchiere mentre cucivo un rinforzino al genoa sul pontile.
Hanno rotto uno strallo, sono passato a vedere è in tessile sarà spesso (il cavo) 5-10cm.
Questo è il terminale di una sartia (per un'idea delle proporzioni, il dischetto nero in avanti è una lopolight, sarà circa 10cm di diametro)
Storia più triste.
Un paio di settimane fa, quando una depressione stava passando proprio sopra Horta, una barca arriva e scalognaccia gli si impiglia la drizza della randa nell'elica; barca immobilizzata, va subito sugli scogli del frangiflutto. Carlo e Silvia di Nausicaa erano all'ancora in rada, hanno detto 8Bft con raffiche a 45 nodi.
Il rimorchiatorino esce subito per tirarli via, in dieci minuti ecco cosa è rimasto dello scafo: chiglia mezza staccata, laminato aperto in due in varie zone, timone spaccato...
Altra storia di semirelitti.
Se qualcuno vuole un Pogo40, ce n'è uno a disposizione da qualche parte qui attorno.
Ubu7 (penso sia il nome), si è scontrato con una balena mentre andava a 15 nodi, la barca è diventata ingovernabile, il Cross ha contattato una unità spagnola nelle vicinanze che è venuta a prenderli, quindi l'hanno abbandonata.
E' inaffondabile, pero' non si sa dove sia.
4 commenti:
Buon dì Robi… interessanti le storie.. rimanendo sui pontili potrai sentirne tante da scriverne un libro …”Storie sui pontili di Orta” non è una cattiva idea .. io lo leggerei volentieri …. Vedo che ogni equipaggio lascia il suo ricordo grafico sui pontili Il Tuo graffito lo hai già posato in opera ???
Ciao Dino,
il disegno lo faranno le bambine quando verranno, loro si' che diesgnano bene ah ah ah
Grande ... Sarà interessante vedere come interpretano le imprese del Branca
un enorme anatroccolo di plastica che galleggia ?
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