Eccoci

Arrivati a Chipiona, nome anonimo ma il paesino è carino.
Se lo dico io chiaro non conta, ma se lo dice Daphné dopo una giornata di viaggio vuol dire che è vero.
Le bambine sembra l'abbiano presa bene, la piccina dice "ora siamo su bato' fo' pa' tombé a l'o'", l'essenziale l'ha appreso... la grande con la storia che farà scuola in barca appena arrivata vuole subito cominciare. La piccola la segue "ecol muà ossi' ".

Forse sono proprio le bambine ad avere le idee più chiare, la "grande" un po' più razionale dice "beh abbiamo lasciato la casa, ora abitiamo in barca per un po', poi forse torniamo a Parigi in un'altra casa oppure troviamo un altro posto dove stare qualche anno", cavolo beata lei, bellezza del bianco e nero dei bambini; la piccola ripete "nel bato' non bisogna tommmbé à l'o"
Noi adulti più confusi, sarà la stanchezza, la difficoltà di riconoscere la differenza rispetto alle due settimane di vacanza canoniche in Bretagna: toh qui fa un po' più caldo, io più frenetico con i pacchi che devono arrivare da qui e da là, Daphne che ogni tanto dice "pensandoci, rilassati abbiamo quindici sedici mesi per mettere tutto a posto",  quando si dice le donne hanno le idee molto

continuo dopo



ecco che succede quando arrivano le figlie in un bar wifi, giusto il tempo di scrivere continuo dopo.
La "partenza" si fa sentire con un saltino di gioia addizionale ogni giorno: un giorno due saltini, quello dopo tre saltini di gioia, oggi sono a quattro da stamattina, piano piano la consapevolezza di un momento eccezionale si insinua, prende posto nel quotidiano.

Nonostante il WC -cambiato quattro anni fa- si sia rotto, con enorme profusione di improperi. Per il bagno ho messo un foglio con il calendario settimanale delle prenotazioni, l'unico modo per poter star tranquillo almeno cinque minuti quando ci sono tre "donne" a bordo.

Issate le bandiere, la serenissima e il gwen ha du li scambio di posto ogni tanto .-;)